LA KORA























La kora un'arpa di origine africana, in particolare del Mali, Guinea, Senegal e Gambia.
E' costituita da una grande mezza zucca che fa da cassa di risonanza, una pelle di capra come piano armonico e da un lungo bastone (manico) dove vengono attaccate le corde.
In più ha due asticelle di legno ai lati del manico che servono a sorreggerla mentre la si suona.
Le corde, in nylon, sono 21 e, divise in 10 ed 11, partono da un'anello a cui sono ancorate, passano per il ponte (sui due lati) ed arrivano al manico. Alcune kora moderne (in particolare costruite nella regione di Casamance, nel Senegal meridionale) hanno alcune corde aggiuntive (fino a quattro) dedicate ai bassi.


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Tradizionalmente le corde sono fissate al manico tramite lacci di cuoio mobili, ultimamente vengono utilizzati due metodi nuovi che fanno uso di chiavi
La kora è uno degli strumenti più recenti utilizzati dai djeli mandengue per raccontare, con la musica e con il canto, le gesta dei grandi eroi. Sembra infatti che sia comparsa alla fine del XVIII° secolo nella regione che oggi comprende il Gambia, la Casamance e la Guinea Bissau.
Sembra che il suo arrivo in Mali sia invece recente, si parla di una sessantina d'anni, portata da due musicisti maliani che erano andati a studiare all'estero, Sidiki Diabate (padre del grande Toumani Diabate) e Batorou Sekou Kouyate, entrambi autori, insieme a Djelimady Sissoko (padre di Ballake Sissoko) del bellissimo cd "New Ancient Strings".
Da quel momento la scuola maliana è diventata una tra le più rinomate sfornando grandi artisti dello spessore dello stesso Ballake Sissoko.

Il suo suono, inconfondibile e armonioso, ha accompagnato per secoli la vita nei villaggi e nelle corti dell'africa sub-sahariana ed ha fatto innamorare tanti grandi musicisti una volta sbarcata in occidente. Per ricordarne alcuni, Taj Mahal che, con il grande Toumani Diabate ha inciso Kulanjan, l'incontro tra il vecchio blues del Mississipi e l'antico blues Maliano, Bob Brozman che con Djeli Moussa Diawara ha dato vita ad Ocean Blues, il connnubio tra kora e slide guitar , Ludovico Einaudi e Ballake Sissoko pianoforte e kora l'unione tra musica classica europea e africana.

La tradizione prevede quattro diverse accordature, dette tomora ba (o sila ba), hardino, sauta e tomora mesengo; corrispondono grosso modo alla scala maggiore, alla scala minore, alla scala lidia e alla scala blues.

L'esecutore suona la kora ponendola di fronte a sé, sorreggendola con le due dita medie che fanno presa su due asticelle di legno. Le corde vengono pizzicate con l'indice ed il pollice di entrambe le mani. 11 corde sono suonate con la mano sinistra, e 10 con la destra. I suonatori esperti sono in grado di eseguire contemporaneamente un accompagnamento ostinato (detto kumbeng) e un'assolo improvvisato (biriminting).




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